La musicoterapia è un approccio terapeutico che utilizza la musica con l’obiettivo di promuovere, mantenere e migliorare la salute mentale, fisica, socio-affettiva e spirituale delle persone coinvolte.
Essa si basa sull’interazione tra la persona, la musica e il musicoterapeuta, che è un musicista professionista.
In musicoterapia, si fa un uso oculato della musica per rispondere ai bisogni emotivi, psicologici, fisici, intellettuali, creativi e spirituali della persona.
Il musicoterapeuta facilita l’esplorazione, l’espressione di sé e la comunicazione non verbale del cliente attraverso la musica. La produzione musicale di quest’ultimo è interpretata come la proiezione simbolica del suo stato interiore.
L’interazione musicale con il terapeuta porta la persona a scoprire elementi su di sé stessa, a esteriorizzare, organizzare e reintegrare i propri pensieri e sentimenti. A volte la simbolizzazione inizia nel campo musicale e termina nel campo verbale, a volte rimane nel campo musicale.
Lo scopo è estendere il processo terapeutico a tutti gli ambiti della vita. Il musicoterapeuta richiama la sensibilità, la creatività e il senso ludico della persona.
La terapia mira principalmente a migliorare la qualità della vita e a realizzare il potenziale della persona. Esistono molte tecniche diverse; ogni musicoterapeuta le utilizza in base alla propria sensibilità personale e allo stato del cliente.
Il terapeuta può ricorrere alla musica “reattiva”, ossia l’ascolto di musica registrata seguito o meno da discussione/verbalizzazione, eventualmente associata a un altro medium (come disegno, danza, yoga), oppure ad altre tecniche (come la visualizzazione, per esempio).
Può anche utilizzare la musica “attiva”, che prevede la produzione diretta di musica, il canto e/o il suono di uno strumento da parte di almeno una delle persone coinvolte, con o senza l’associazione di un altro medium. Si possono utilizzare canzoni o brani musicali esistenti, testi di canzoni esistenti, creare e improvvisare nuovo materiale, o combinare musica reattiva e musica attiva.
Di solito c’è una certa verbalizzazione, in base alla
pepersona, al suo problema e all’età. Alcuni scelgono di non verbalizzare affatto.
Le sessioni possono essere individuali o di gruppo. Le sessioni individuali durano mediamente da 30 a 60 minuti. Le dimensioni dei gruppi variano e le sessioni possono durare fino a due ore.
In gruppo, si può utilizzare la tecnica della comunicazione sonora, molto efficace, che rivela la personalità di ciascuno e crea coesione nel corso delle sessioni.
Si può anche adottare la tecnica dell’ascolto passivo di diverse tipologie di musica per stimolare l’immaginazione e l’aspetto emotivo. In entrambi i casi, c’è la possibilità di verbalizzare, ma non è obbligatorio.
Yin Yoga e bagno sonoro
Una sessione di Yin Yoga e bagno sonoro si svolge a terra su un tappetino, con posture passive mantenute per periodi prolungati e accompagnate da un bagno sonoro con ciotole tibetane e altri piccoli strumenti delicati, oltre a voci e musiche registrate.
L’insegnante guida la classe dimostrando le posizioni e adattandole alle capacità fisiche di ciascuno, accompagnando ogni posizione suonando strumenti, cantando o suonando musica.
È una sessione molto delicata, ideale per il rilassamento e il benessere fisico, mentale ed emotivo.
L’obiettivo è di promuovere un profondo rilassamento e di concludere con un rilassamento finale guidato dalla voce con visualizzazioni.
Un viaggio di relax garantito.